San
Gemini: Cittadina dell'Umbria in
provincia di Terni; San Gemini,
originario borgo preromano denominato
Casventum in epoca romana, assunse
l'odierno nome nel IX secolo, quando un
monaco di nome Gemine, proveniente
dalla Siria, vi cominciò a predicare,
istruendo e beneficando a tal punto da far
designare la cittadna come la città di "Santo
Gemine". Divenuta Comune con il favore
del Papato, ed essendo un nodo stradale di
vitale importanza per le comunicazioni con
Roma da nord, la cittadina divenne un centro
culturale, artistico e religioso di prim'ordine.
Ne son testimonianza le Abbazie di San
Nicolò e di San Gemine, oggi duomo, le
Chiese di San Giovanni, con un antico
Battistero dell'VIII secolo, e di San
Francesco (sec. XIII), nonchè il
Palazzo del Capitano del Popolo e la
poderosa Cinta Muraria ancora visibile in
larghi tratti. Piazza San Francesco, la pi
grande della città, è dominata dalla mole
turrita del Palazzo Canova,
testimonianza del lungo soggiorno in San
Gemini del grande scultore. Numerosi altri
resti storici, come la raccolta cappella di
Santa Maria de Incertis e le chiese
di Santa Maria Maddalena e Santo
Stefano, e bellezze architettoniche come
torrioni, case-torri, scalinate, arcate,
bastioni, ponticelli di sostegno, severi
edifici, nonché la vicinanza con i resti
della bella città romana di Carsulae
e con le Terme le cui acque portano
il suo nome, concorrono a rendere San
Gemini pari ad un gioiello che riempie
di meraviglia e di ammirazione il visitatore
che si addentra nelle sue viuzze e ne scopre
gradatamente le varie sfaccettature. La più
importante manifestazione organizzata nel
paese è la rievocazione storica della
Giostra dell'Arme.
Monumenti e luoghi d'interesse
I
notevoli resti di un altro centro abitato
romano, Carsulae, si trovano a circa 4 km di
distanza, in direzione nord.
Tra
i principali edifici di interesse
storico-artistico si segnalano:
La
chiesa di S. Nicolò, collocata a ridosso del
centro storico, la quale costituisce uno dei
più significativi esempi di architettura
romanica umbra;
La
medievale chiesa di S. Francesco, che si
trova nella piazza principale, subito al di
fuori della cinta muraria medievale, ma
all'interno di quella settecentesca,
caratterizzata da copertura a spiovente
sostenuta da arcate in muratura con arco a
sesto acuto (una caratteristica La
settecentesca Porta Romana;
La
medievale chiesa di S. Giovanni, derivata da
un battistero a pianta centrale.
Il Geolab
Tra le attrazioni moderne di San Gemini,
va citato il Geolab, voluto da
Piero Angela, uno spazio espositivo
permanente dedicato alla divulgazione delle
scienze della terra. Il museo è collocato
all'interno dell'ex ospedale di Santa
Maria della Misericordia, un edificio
ottocentesco che ha svolto tale funzione
fino agli anni ’20 del novecento, oggi di
proprietà del Comune.
Il Geolab è un luogo speciale, pensato
soprattutto per i ragazzi, con lo scopo di
raccontare com’è fatto e come funziona il
nostro pianeta, ma anche com’è nata l'Umbria
e quali sono i meccanismi alla base della
sua evoluzione.
Al Geolab, realizzato secondo i più avanzati
principi degli spazi di divulgazione
scientifica, è vietato non toccare: più che
un museo, è infatti quasi un laboratorio,
che ospita una serie di macchine interattive
che spiegano divertendo, ma soprattutto
invitano il visitatore ad osservare e
sperimentare con il metodo di uno
scienziato.
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