Gualdo
Cattaneo, "castello arroccato sulle propaggini dei
Monti Martani, tra i torrenti Puglia e Attone" si trova
tra la valle umbra (quella che va da Foligno a Spoleto) e la
valle tiberina (quella delineata dal tratto umbro del
Tevere).
Circa le origini di questo castello d'antico nome (Gualdum
Captaneorum), si indica notoriamente l'anno di
fondazione nel 975 ad opera del conte germanico Edoardo
Cattaneo. La cittadina, grazie alla sua posizione
geografica, altamente strategica, ebbe, nel corso dei
secoli, notevole importanza. Le città di Foligno e Spoleto
si mostrarono, di volta in volta, interessate alla sua
conquista e se la contesero, con vicende alterne, tra di
loro. Nel 1071 combatté a fianco di Spoleto contro Foligno
nel 1177 da Federico Barbarossa fu sottomessa a
Foligno, ma nel 1198 si riavvicinò a Spoleto, quando
l'ultimo duca imperiale la cedette al papa Innocenzo III.
Successivamente Gualdo Cattaneo fu acquistata dai Trinci
di Foligno, rimanendo in loro potere fino al 1439,
quando, dopo la morte di Corrado Trinci, passò sotto i
governatori pontifici. Nel 1493 papa Alessandro VI Borgia
la cedette in amministrazione a Foligno, che nello stesso
anno, volendo fortificarla, decise di costruirvi una
possente Rocca. Nel 1816, dopo la Restaurazione, Gualdo
tornò allo Stato Pontificio e dopo l'Unità d'Italia, nel
1860, entrò a far parte del Regno d'Italia. Sulla
piazza principale del paese si erge una poderosa torre
cilindrica fatta costruire nel 1494; la chiesa parrocchiale
mostra una facciata adorna di rilievi raffiguranti l'Agnello
mistico con i simboli dei quattro evangelisti e all'
interno una bella cripta duecentesca. La chiesa di San
Agostino conserva un' interessante porta ogivale sulla
sinistra dell' ingresso e all' interno alcuni dipinti
significati del XIV e XV secolo. |