Da
Trestina tra boschi, prati e santuari:
L'itinerario n. 11, che apre la serie di percorsi di media
difficoltà, parte da Trestina, piccola cittadina situata tra Città
di Castello e Umbertide, e si caratterizza soprattutto per
l'interesse paesaggistico e per strade in gran parte prive di
traffico che scorrono tra prati, campi coltivati e fitti boschi. La
partenza è fissata dalla stazione ferroviaria di Trestina, offrendo
l'opportunità di sfruttare la soluzione treno+bici: da qui ci
muoviamo sulla SP105 verso Umbertide. Successivamente continuiamo
sulla SP140 fino a Montecastelli da dove proseguiamo in direzione di
Niccone dove giriamo a destra verso Cortona e Lisciano Niccone,
imboccando la SS416 che scorre nella valle del Niccone,
caratterizzata da paesaggi ancora prevalentemente di natura agreste.
La strada è poco trafficata e completamente pianeggiante, se si
esclude il breve strappo che conduce al borgo di Sant'Andrea di
Sorbello. Al chilometro 21, superato un bar sulla destra,
abbandoniamo la SS416 e giriamo a destra seguendo le indicazioni per
Leoncini e Sasso di San Donnino; poco più avanti giriamo a sinistra
sempre verso il Sasso di San Donnino, indicazione che abbandoniamo
al successivo bivio, dove invece proseguiamo a destra. Al chilometro
23 inizia una splendida salita che nel primo chilometro, però,
presenta pendenze piuttosto impegnative e ci porta a sconfinare in
Toscana: la strada si snoda a tornanti in mezzo al bosco, alternato
solo da piccoli tratti di prato e pascolo. Il valico è posto al
chilometro 25,5 e da qui inizia una discesa che richiede attenzione
poichè ricca di curve e con strada a tratti particolarmente
dissestata. In fondo alla discesa si tiene la destra, poi si gira a
sinistra al primo incrocio e a destra al secondo, fino a ritornare
sulla SP105 in prossimità di San Leo Bastia, dove è possibile
fermarsi per una piccola sosta e un caffè.
Da qui ripartiamo in direzione di Trestina fino al chilometro 36,
dove giriamo a sinistra seguendo le indicazioni per Lugnano e
immettendoci su una tortuosa stradina di campagna. Al chilometro
39,5 giriamo ancora a destra verso Trestina, cosa che facciamo anche
in località Bivio Lugnano. Al chilometro 42 attraversiamo Bivio
Canoscio e iniziamo la panoramica salita che conduce al Santuario di
Canoscio (chi non se la sente di affrontare un'altra salita può
proseguire diritto e rientrare a Trestina in un paio di chilometri).
L'ascesa, ricca di curve, non presenta pendenze importanti e in poco
meno di tre chilometri conduce al Santuario da dove lo sguardo
spazia sull'intera valle del Tevere. A questo punto scendiamo dal
versante opposto verso Fabbrecce e al termine della discesa
riprendiamo a destra in direzione di Trestina, dove ritorniamo in
circa due chilometri. |
Da non
perdere
L'itinerario si caratterizza soprattutto per il paesaggio ancora
prevalentemente agreste e per la natura incontaminata. A
Lisciano Niccone, piccolo paese immerso nella campagna, merita
sicuramente una visita il Castello di Lisciano, costruito intorno al
IX-X secolo sulla cima della collina che sovrasta il paese, e nei
dintorni i castelli di Reschio, Sorbello e Pierle.
Poco sopra Trestina si trova il Santuario di Canoscio, realizzato
alla fine del XIX secolo, che rappresenta il punto di riferimento
più importante della devozione mariana in Umbria, visitato ogni anno
da oltre 100.000 fedeli. |
Partenza e
arrivo: Trestina
Distanza: 49,5 Km
Dislivello: 700 metri
Difficoltà: media
Fondo stradale:
asfalto
Bici consigliata: strada, ibrida
Da vedere in zona: Lisciano Niccone, Santuario di
Canoscio, Castello di Reschio |