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Poca pianura tra la valle del Nestore e il Monte
Peglia:
Con i suoi 1.600 metri di dislivello in 94
chilometri, questo è uno degli itinerari più
impegnativi tra quelli proposti. Viste le
continue difficoltà altimetriche e la poca
pianura, necessita di rapporti adeguati e si
rivolge solo a ciclisti allenati, ma non poteva
essere escluso vista la bellezza dei paesaggi
attraversati, in particolare nella valle del
Nestore e tra Piegaro e il Monte Peglia, dove la
strada si sviluppa in mezzo ai boschi, in
territori in cui ancora l'intervento dell'uomo è
quasi impercettibile.
Partiamo dal centro sportivo di Marsciano, città
famosa per la lavorazione del laterizio,
dirigendoci verso San Venanzo e poi verso il
centro della città dove giriamo a sinistra sulla
SP376 in direzione di Migliano e Morcella.
Giunti al bivio per Morcella giriamo a sinistra
verso Migliano, iniziando la salita e
proseguendo sulla SP340 fino al bivio per
Mercatello, pedalando in un paesaggio collinare
e ancora prevalentemente agreste.
Al chilometro 11 giriamo a destra verso
Mercatello, passando di fronte all'antica
fornace di Compignano e superato il paese
proseguiamo fino ai piedi di Spina, dove
arriviamo al chilometro 19 dopo aver superato un
chilometro di salita piuttosto impegnativo.
Continuiamo in direzione di Castiglione della
Valle e da qui proseguiamo verso Tavernelle
sulla SS220, dove occorre prestare attenzione a
causa del traffico. Superata Tavernelle
continuiamo diritti fino al chilometro 43, dove
giriamo a sinistra verso Piegaro e iniziamo la
salita che ci conduce fino a Monteleone di
Orvieto. Da qui, dopo una ripida discesa e
un'altrettanto ripida salita, arriviamo a
Montegabbione, dove è possibile fare una sosta
prima di svoltare a sinistra sulla SP57 in
direzione di Montegiove, strada che scorre per
molti chilometri in mezzo ai boschi e lontano
dal traffico. Questo è il tratto più difficile
dell'itinerario, dove bisogna superare diversi
saliscendi ed in particolare le salite di
Montegiove e Pornello, ma la bellezza dei
paesaggi attraversati ripaga ampiamente della
fatica.
Al chilometro 76 si conclude la salita che da
Pornello porta quasi in vetta al Monte Peglia e
qui prendiamo a destra verso San Venanzo e
Marsciano. Un chilometro dopo, all'incrocio con
la SS317 giriamo a sinistra verso Marsciano e,
passando per San Venanzo, in 15 chilometri di
discesa torniamo di nuovo al punto di partenza.
Chi invece ha ancora un po' di forze nelle
gambe, può girare a destra e percorrere altri
sette chilometri per terminare l'ascesa al Monte
Peglia, da dove poi si può tornare indietro per
la stessa strada riscendendo fino a Marsciano. |
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Partenza e arrivo: Marsciano |
Distanza: 94 Km |
Dislivello: 1.600 metri |
Difficoltà: difficile |
Fondo stradale: asfalto |
Bici consigliata: strada |
Da vedere in zona: Marsciano,
Compignano, Montegabbione, Montegiove,
Monte Peglia |
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Da non perdere |
Prima di tutto le bellezze
naturalistiche dei colli dell'Umbria
centrale, ed in particolare del Monte
Peglia, da dove si può godere una
splendida visuale su tutta la regione.
A Marsciano da vedere la chiesa
parrocchiale di San Giovanni Battista,
patrono della città, il Palazzo
Comunale, costruito nel 1871, il
Teatro della Concordia, lo splendido
Palazzo Battaglia, arricchito
dalle decorazioni del pittore futurista
Geraldo Dottori.
A Marsciano, maggiore centro
umbro di produzione del laterizio, ha
sede anche il Museo Dinamico del
Laterizio e delle Terrecotte, un
museo diffuso che si articola sul
territorio percorrendo i luoghi della
civiltà contadina, artigianale ed
industriale.
Lungo l'itinerario meritano attenzione
gli antichi castelli fortificati di
Montegabbione, Monteleone di
Orvieto e Montegiove, nonché i
piccoli centri abitati di Pornello
e San Venanzo. Nei pressi di
Montegiove degno di nota è il suggestivo
Convento francescano della Scarzuola,
fondato da San Francesco d'Assisi
nel 1218. |
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