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Narni, gli Albornoz e i resti romani di
Ocricolum:
L'itinerario parte da Narni, città con oltre
3.000 anni di storia e conquistata dai romani
nel 299 a.C. con il nome di Narnia, e si dipana
tra le colline dell'estrema punta
sud-occidentale dell'Umbria, toccando altri
borghi antichi come Otricoli, Calvi dell'Umbria
e Poggio.
La partenza è fissata da Rocca Albornoz, antico
avamposto costruito a metà del XIV sec.
collocato sul punto più alto dello sperone dove
sorge la città.
Da qui scendiamo verso il centro di Narni e
prendiamo a sinistra in direzione di Testaccio,
piccolo centro dove arriviamo al chilometro 2,5.
Proseguiamo in direzione di Roma fino
all'incrocio con la SS3 (km 6,5) dove giriamo a
sinistra ancora in direzione di Roma.
Proseguiamo sui saliscendi di questa strada fino
al chilometro 14, quando svoltiamo a sinistra
verso l'antico centro di Otricoli, famoso per la
zona archeologica di Ocricolum, la città romana
che si sviluppò lungo il Tevere presso il porto
dell'Olio ed i cui resti appartengono in gran
parte all'età Augustea.
Superato il centro della città, svoltiamo a
sinistra seguendo le indicazioni per Calvi
dell'Umbria: superato qualche tornante in
discesa, al chilometro 17 inizia la salita verso
Calvi, dove si giunge al chilometro 24,5 e dove
ci si può fermare per un ristoro. Qui, oltre a
numerose opere artistiche e storiche, pedalando
per le vie del paese è possibile ammirare
numerosi murales raffiguranti la Natività, opera
di noti pittori italiani e stranieri che ogni
anno, dal 1982, arrivano a Calvi per affrescare
le pareti delle antiche case cittadine in una
galleria di dipinti murali che hanno valso a
questa cittadina il titolo di "città dei
presepi";.
Da Calvi ripartiamo sulla SP18 in direzione di
Narni, pedalando per diversi chilometri immersi
in un paesaggio surreale, fatto di boschi e
silenzio. Al chilometro 30 incontriamo l'antico
borgo di Poggio e proseguiamo diritti fino
all'incrocio con la SS3 (km 37), dove prendiamo
a destra verso Narni, ripercorrendo a ritroso la
strada già fatta all'inizio dell'itinerario.
Superiamo Testaccio e al chilometro 42 giungiamo
alle porte di Narni: prima di svoltare a destra
e riprendere la salita che conduce alla Rocca
(km 43), si deve assolutamente entrare nel
centro città e visitare le bellezze che riserva,
comprese le emozionanti sorprese del sottosuolo
nel suggestivo percorso della Narni sotterranea:
acquedotti, cisterne, cunicoli, cripte e perfino
la sala delle torture del Tribunale
dell'Inquisizione, con una cella che ancora
mostra i graffiti incisi dai prigionieri in
attesa di essere condannati. |
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Partenza e arrivo: Narni |
Distanza: 43 Km |
Dislivello: 800 metri |
Difficoltà: medio |
Fondo stradale: asfalto |
Bici consigliata: strada,ibrida |
Da vedere in zona: Narni,
Otricoli, Calvi, Poggio, Castello di
Narni |
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Da non perdere |
Da non perdere assolutamente il centro
storico di Narni, che conserva il
patrimonio accumulato in 3.000 anni di
storia. Dell'epoca romana restano il
grandioso ponte di Augusto, il
ponte Cadona e l'acquedotto della
Formina.
Al periodo medievale, invece, risalgono
opere come la cattedrale di San
Giovenale, la chiesa di San
Domenico, la chiesa di Santa
Maria Inpensole, la chiesa di Sant'Agostino
e la chiesa di San Francesco.
Stupenda la piazza dei Priori,
dove, oltre all'austero palazzo del
Podestà, si innalza la loggia dei
Priori che mostra la deliziosa
Loggia del banditore.
Sopra la città svetta la superba
Rocca albornoziana, recentemente
restaurata, innalzata nella seconda metà
del XIV secolo per volere del Cardinale
Albornoz.
Da visitare anche la Narni
sotterranea: acquedotti, cisterne,
cunicoli cripte e perfino la sala
delle torture del Tribunale
dell'Inquisizione, con una cella che
ancora mostra i graffiti incisi dai
prigionieri in attesa di essere
condannati: un paesaggio misterioso
racchiuso nel cuore di una città che
diventa meta di un itinerario attraverso
la storia, l'arte e la cultura delle
civiltà del passato.
A Otricoli da visitare la zona
archeologica di Ocricolum, la
città romana che si sviluppò lungo il
Tevere presso il porto dell'Olio: il
complesso dei resti superstiti
appartengono quasi tutti all'età
Augustea: un Teatro, un Anfiteatro
e un imponente costruzione ad arcate che
forse sosteneva uno dei monumenti più
importanti della città, il Capitolium.
A Calvi dell'Umbria, da vedere i
murales rappresentanti la
natività
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