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Fatica vera sui passi a cavallo della Valnerina:
L'itinerario parte da Spoleto e si muove verso
le cime dell'Appennino Umbro-Marchigiano,
attraversando la Valnerina e affrontando quattro
salite di notevole difficoltà (più per la
lunghezza che per le pendenze). Il percorso
offre scorci naturalistici straordinari e si
snoda in gran parte su strade deserte, ma
richiede un elevato livello di preparazione,
come testimoniano i 114,5 chilometri, i 2.300
metri di dislivello e i quattro colli da
affrontare.
Partiamo dagli impianti sportivi di Spoleto, ci
muoviamo verso la via Flaminia costeggiando la
zona militare e alla rotonda prendiamo a destra
verso il centro. Alle successive rotonde
seguiamo le indicazioni per San Giacomo e al
chilometro 3,5, in località Madonna di Lugo, in
corrispondenza delle indicazioni per l'Albergo
Bonicerri giriamo a destra imboccando una strada
secondaria che ci porta direttamente ai piedi
della prima salita.
Al chilometro 6,2 giriamo a destra verso
Fabbreria e iniziamo a salire verso il Passo
della Spina, una lunga ascesa di 13 chilometri
che risale la valle e non presenta pendenze
severe. Al termine della discesa proseguiamo
sempre diritti in direzione di Sellano fino
all'incrocio con la SS319 (km 27,8) dove
svoltiamo a destra verso Sellano e iniziamo la
salita che conduce al Valico del Soglio (km 31),
anche in questo caso senza pendenze troppo dure.
Giunti al valico iniziamo una lunga e sinuosa
discesa che, passando per Sellano, uno dei paesi
più duramente colpiti dal terremoto del 1997,
conduce fino a Borgo Cerreto e all'incrocio con
la SS209 della Valnerina. Qui possiamo
approfittare per fare una sosta lungo il fiume
Nera e rifocillarci un po', visto che i
successivi chilometri saranno quasi
completamente isolati e immersi nella boscaglia.
All'incrocio con la Valnerina (km 46) giriamo a
sinistra verso Visso e al successivo incrocio
svoltiamo a destra verso Monteleone di Spoleto e
Gavelli, iniziando la lunghissima salita di
Passo Gavelli che, pur considerando qualche
tratto di discesa e pianura, misura oltre 15
chilometri.
Le prime rampe sono probabilmente le più
impegnative e, guardando sulla destra,
permettono di ammirare uno splendido panorama
sulla Valnerina e su Cerreto di Spoleto. I
successivi chilometri si snodano immersi nella
boscaglia e nel silenzio più assoluto.
Al chilometro 64,5 si incontra il borgo di
Poggiodomo, il comune più piccolo dell'Umbria, e
al chilometro 69,5 giriamo a destra verso
Spoleto e Gavelli, affrontando le ultime rampe
della salita (svoltando a sinistra, invece, in
pochi chilometri si può visitare il borgo di
Monteleone di Spoleto). Al termine della
discesa, superato il centro di Sant'Anatolia di
Narco, ci ritroviamo sulla SS209 e la
imbocchiamo ancora in direzione di Visso, ma al
chilometro 93,5 la lasciamo nuovamente girando a
sinistra verso Piedipaterno e iniziando l'ultima
salita della giornata, quella di Forca di Cerro:
dopo i primi tornanti, sulla sinistra, si può
scorgere il bel centro di Vallo di Nera, uno dei
"Borghi più Belli d'Italia". Il valico è posto
al chilometro 103 e da qui non resta che
scendere verso Spoleto e seguire le indicazioni
per gli impianti sportivi, dove si fa rientro al
chilometro 114,5. |
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Partenza e arrivo: Spoleto |
Distanza: 114,5 Km |
Dislivello: 2.300 metri |
Difficoltà: difficile |
Fondo stradale: asfalto |
Bici consigliata: strada |
Da vedere in zona: Spoleto,
Sellano, Cerreto di Spoleto, Poggiodomo,
Monteleone, Sant'Anatolia di Narco,
Valnerina |
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Da non perdere |
Oltre al centro storico di Spoleto
e alla sua imponente Rocca
Albornoziana, già descritti
nell'itinerario n. 26, di particolare
bellezza sono tutti i panorami di cui si
può godere tra i rilievi della
Valnerina, ancora in gran parte
isolati e incontaminati e caratterizzati
dal passaggio delle fresche e pescose
acque del Nera.
Molto bello il borgo arroccato di
Cerreto di Spoleto, nel cui centro
storico, che conserva i tratti di natura
medioevale, si possono ammirare
interessanti edifici religiosi come l'ex
monastero di S. Giacomo,
attualmente sede dell'Archivio Storico
Comunale e del Cedrav (Centro per la
documentazione e la ricerca
antropologica in Valnerina e nella
dorsale appenninica umbra). Notevoli
anche la chiesa di S. Maria De Libera,
di epoca rinascimentale, la chiesa di
S. Maria Annunziata e la chiesa del
Castello.
Suggestivo è poi il centro montano di
Monteleone di Spoleto, il cui
gioiello è la Biga etrusca, un
prezioso reperto archeologico risalente
al VI secolo avanti Cristo, ritrovato
fortuitamente nel 1902 in una necropoli
a pochi chilometri dal paese (località
Colle del Capitano), dove era deposta in
una tomba a tumulo. La prestigiosa biga
è oggi conservata nel Metropolitan
Museum di New York: a Monteleone è
visibile una copia a grandezza naturale
custodita nei sotterranei del complesso
monumentale di San Francesco. Da
visitare anche Poggiodomo, il
comune più piccolo dell'Umbria, e
soprattutto i borghi fortificati di
Caso, Sant'Anatolia di Narco e Vallo di
Nera, quest'ultimo inserito tra i
"Borghi più Belli d'Italia". |
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