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Gubbio, i Ceri e i misteri del Bottaccione:
Gubbio, famosa per la corsa dei Ceri, è una
delle località più belle e conosciute
dell'Umbria e grazie a questo itinerario di 52
chilometri abbiamo la possibilità di scoprirne
le bellezze artistiche, ma anche quelle
paesaggistiche che la circondano. Il percorso,
che nella parte centrale sconfina anche nelle
Marche, si può considerare di media difficoltà
visto il chilometraggio non eccessivo, ma
richiede comunque un buon livello di allenamento
in virtù delle numerose difficoltà altimetriche.
Partiamo dal parcheggio antistante lo stadio
comunale Barbetti, a pochi metri dall'anfiteatro
romano e dal centro della città. Prendiamo a
sinistra seguendo le indicazioni per Scheggia e
dopo circa un chilometro iniziamo la salita che
conduce al Valico del Bottaccione: 4 chilometri
non duri che presentano pendenze difficili solo
nell'ultimo chilometro e che scorrono
all'interno della gola del Bottaccione, sito
naturalistico e scientifico di interesse
mondiale dove si ritiene sia avvenuto uno degli
eventi chiave che provocò l'estinzione dei
dinosauri.
Al termine della discesa arriviamo a Scheggia,
dove prendiamo a destra verso Roma; 500 metri
dopo (km 12,5) giriamo a sinistra seguendo le
indicazioni per Sassoferrato. Continuiamo a
pedalare immersi in una fitta vegetazione ed in
leggera discesa fino al chilometro 17,5 quando
lasciamo la SS360 girando a sinistra in
direzione di Cantiano. Da qui la strada riprende
a salire leggermente per altri tre chilometri e
si snoda in una stretta gola alle pendici del
Monte Catria, in un atmosfera talmente
tranquilla da sembrare quasi irreale. Al
chilometro 23 superiamo Chiaserna, mentre al
chilometro 28 arriviamo a Cantiano, dove giriamo
a sinistra seguendo le indicazioni per Gubbio e
Roma. Al successivo incrocio per Roma (km 29,5)
proseguiamo diritti verso S. Rocco,
reimmettendoci sulla strada principale solo al
chilometro 32: qui bisogna prestare attenzione
perchè si può trovare traffico.
Dopo circa 500 metri giriamo a sinistra
proseguendo sulla SP3 Flaminia in direzione di
Roma e saliamo senza grandi pendenze fino al
valico di Scheggia (km 39), dove arriviamo dopo
un chilometro di discesa. A Scheggia giriamo a
destra verso Gubbio e riprendiamo a salire in
direzione del valico del Bottaccione che da
questo versante non è troppo impegnativo (ad
eccezione dell'ultimo chilometro), ma che
affrontato al termine dell'itinerario non può
essere sottovalutato. Raggiungiamo il valico al
chilometro 47 ed in 5 chilometri di discesa
siamo di nuovo a Gubbio. |
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Partenza e arrivo: Gubbio |
Distanza: 52 Km |
Dislivello: 1.070 metri |
Difficoltà: media |
Fondo stradale: asfalto |
Bici consigliata: strada |
Da vedere in zona: Gubbio, Gole
del Bottaccione, Monte Cucco, Scheggia |
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Da non perdere |
Imperdibile il centro storico di
Gubbio, che rappresenta il
capolavoro della civiltà medioevale e
della società due-trecentesca,
articolata nelle corporazioni di arti e
mestieri. Tra le opere architettoniche,
quelle di maggior fama sono il complesso
urbanistico del Palazzo dei Consoli,
simbolo della città e sede della
pinacoteca e del museo Archeologico. Da
ricordare inoltre Palazzo Beni,
Palazzo del Bargello con la famosa
fontana, e Palazzo del Capitano del
Popolo.
Di grande interesse anche la
Cattedrale (XII secolo), Santa
Maria Nuova, al cui interno si trova
la Madonna del Belvedere di Ottaviano
Nelli, la chiesa e Convento di Sant'Agostino
(XIII secolo) con all'interno affreschi
del Nelli, la chiesa e Convento di San
Francesco. Fuori le mura, a sovrastare
la città, da visitare la monumentale
basilica di Sant'Ubaldo, che
custodisce le spoglie del patrono.
Scheggia, insediamento di origine
romana, nei cui pressi sono visibili
numerosi resti della via Flaminia
antica. Nella zona meritano una
visita due aree naturalistiche di grande
valore, il Parco del Monte Cucco
e le Gole del Bottaccione, sito
scientifico di interesse mondiale dove
si ritiene sia avvenuto uno degli eventi
chiave che provocò l'estinzione dei
dinosauri. |
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