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Foreste e tufo tra Orvieto e Città della Pieve:
L'itinerario che vi proponiamo, con i suoi 103
chilometri, è tra i più lunghi tra quelli
presenti in queste pagine e considerando le
difficoltà altimetriche che racchiude al suo
interno può essere percorso solo dai ciclisti
più allenati. Chi è ben preparato, però, potrà
godere di un percorso magnifico, che tocca città
d'arte come Città della Pieve e Orvieto, ma si
distingue anche per la natura incontaminata
della foresta di Meana (tra Fabro e Allerona) e
del Monte del Nibbio. Le salite, comunque, sono
lunghe ma con pendenze non severe, senza
considerare che ad Allerona Scalo è possibile
accorciare il percorso di diversi chilometri,
risbucando sulle ultime rampe del Valico di
Monte Nibbio. La partenza è fissata dal campo
sportivo di Città della Pieve, appena fuori dal
centro della cittadina, da dove usciamo in
direzione di Orvieto e iniziamo a scendere
proseguendo verso San Casciano dei Bagni.
A fine discesa giriamo a sinistra in direzione
di Fabro e percorriamo circa 10 chilometri di
pianura. Al chilometro 16 giriamo a destra in
direzione di Fabro e poco dopo iniziamo a salire
fino al paese; da qui proseguiamo sulla SP52 e
dopo alcuni saliscendi riprendiamo a salire in
direzione di Allerona. La strada scorre senza
grosse pendenze immersa nella fittissima
vegetazione della Foresta di Meana e del Monte
Rufeno, che garantisce un pò di fresco anche
d'estate. Il valico, immerso nella quiete più
assoluta, è posto al chilometro 32, da dove
iniziamo una lunga discesa che ci porta prima ad
Allerona e poi ad Allerona Scalo (qui si può
accorciare l'itinerario girando a sinistra in
direzione di Sala), dove continuiamo in
direzione di Orvieto, che si staglia in
lontananza con il suo inconfondibile profilo.
Arriviamo ai piedi di Orvieto al chilometro 56 e
qui giriamo a sinistra verso Orvieto Scalo
(salendo per 2 chilometri invece, si ha la
possibilità di visitare il centro della città).
Proseguiamo seguendo le indicazioni per
l'Autostrada, trovando anche un'altra deviazione
per il centro di Orvieto che presenta rampe meno
ripide rispetto alla precedente, e alla rotonda
di Orvieto Scalo proseguiamo a sinistra verso
Ficulle. Dopo un breve strappo di un chilometro,
continuiamo sulla SS71 iniziando i 9 chilometri
di salita che conducono ai 550 metri del Valico
del Nibbio, da dove si può godere una fantastica
visuale sul Monte Cetona e sulla vallata che
divide Umbria e Toscana. Dal Monte Nibbio si
inizia a scendere, passando per Ficulle e
arrivando a Fabro Scalo (km 87), dove seguiamo
le indicazioni per Città della Pieve,
ripercorrendo i 10 chilometri di pianura già
fatti all'inizio dell'itinerario. Arrivati a
Ponticelli non resta che scalare l'ultima salita
che riconduce al borgo di Città della Pieve. |
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Partenza e arrivo: Città della
Pieve |
Distanza: 103 Km |
Dislivello: 1.600 metri |
Difficoltà: difficile |
Fondo stradale: asfalto |
Bici consigliata: strada |
Da vedere in zona: Città della
Pieve, Selva di Meana, Allerona,
Orvieto, Ficulle |
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Da non perdere |
Città della Pieve, centro
etrusco-romano che per gran parte ha
mantenuto intatta la sua struttura
antica. Tra gli edifici di maggiore
pregio ci sono il Duomo, che
conserva le opere di due grandi pittori
di Città della Pieve, il Perugino
ed il Pomarancio, e la chiesa
di Santa Maria dei Bianchi, dove si
trova la famosa "Adorazione dei Magi"
del Perugino. Notevoli sono anche la
Rocca (1326), con cinque torri, il
Palazzo della Corgna (XVI
secolo), Palazzo Bandini (XVI
secolo), Palazzo della Fargna (XVIII
secolo) e Palazzo Baglioni del
XVIII secolo.
Da vedere anche Allerona, che
emerge tra i boschi a pochi chilometri
dalla riserva demaniale di Selva di
Meana, stupenda area forestale
all'interno della quale si può ammirare
Villa Cahen, unico esempio di
architettura liberty in Umbria con
giardino all'italiana. Nella stessa zona
si trova il Parco di Villalba,
suggestiva area boscata attrezzata di
oltre 20 etteri.
Interessanti i borghi di Fabro e
Ficulle, che dalla loro posizione
rialzata dominano le valli sottostanti
offrendo splendidi panorami sulle zone
sottostanti. Vicino a Ficulle, da vedere
anche il castello della Sala,
esempio di architettura medioevale
appartenuto ai Monaldeschi che ne fecero
un fortilizio inespugnabile. |
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